giovedì 4 dicembre 2014

#63 MI FIDO

C'è qualcosa che devo fare. 
Devo mettere ordine, in me stessa e in tutto ciò che mi sta attorno. Perché nei momenti in cui metto ordine mi ricordo del mio desiderio di partire, che mi divorava dentro. 
Non sono qui per la scuola, non sono qui per gli amici, sono qui per la famiglia, ma sono qui per me. IO volevo questo, io voglio questo. 
Tante volte mi convinco, mi convinco veramente che cavolo io qui sto facendo qualcosa di grande, sto vivendo ciò che non tutti possono vivere. Ma d'altra parte provo sconforto, mi dico che sto sprecando tempo, mi dico che questo non ha più senso.. 
Partendo ho accettato una sfida, una sfida con me stessa. Io amo le sfide, ogni volta, ogni volta voglio mollare tutto, ma ogni volta riesco a finire al meglio. Si tratta tutto di me. Di come voglio prendere le cose. Di come voglio vedere il bicchiere, se mezzo pieno o mezzo vuoto. Io vorrò sempre vederlo mezzo pieno. Io vorrò sempre dare il meglio di me. Lo devo fare per me e solo per me. 
Voglio sentirmi consumata dalle mie stesse emozioni, voglio vivere intensamente. 
Penso al mio futuro, ma io sono qui per costruirmi un futuro. 
In quel futuro io vedo me stessa combattere, mi vedo attiva, mi vedo sveglia, mi vedo curiosa, mi vedo fare qualcosa di grande, mi vedo soddisfatta. 
Ho dato tutto, in più di tre mesi ho dato TUTTO quello che ho, ma in un percorso così ci si può perdere.. E penso sia bene, ho la possibilità di vedere una parte di me più sensibile, più fragile, ma ho anche la possibilità di vedere la parte di me che non vuole girare intorno alle cose e arrivare al punto. Quella determinata e quella probabilmente più matura. 
E quando tornerò ci saranno altre mille difficoltà, ma saranno tutte più semplici, perché avrò superato una delle più difficili. 
Il calendario segna che sono qui da quattro mesi e mezzo, se ripenso ai primi giorni è davvero davvero strano. 
Il giorno in cui sono arrivata ho disfatto le valigie, e mentre appendevo i vestiti nell'armadio pensavo: chissà cosa proverò quando mi troverò in questa situazione, tra un anno, al contrario.  Sono contentissima di tutto quello che ho raggiunto in questi mesi, e se il tempo davanti a me sarà come quello passato, sarebbe un anno talmente bello che sarebbe difficile da superare.. 
Mi immagino al ritorno, a volte conto i giorni, mi immagino sull'aereo pronta per ritornare alla mia vita e decidere ancora una volta che strada prendere. 
Questo non sarà il posto dove voglio vivere il resto della mia vita, ma è il posto dove devo essere ora. 
L'America sarà nel mio cuore per sempre, e quando ci penserò mi verranno in mente momenti magici, e speciali. 
Io so dentro di me cosa voglio. Io so dentro di me di cos'ho bisogno, devo solo tirarlo fuori. Il che vuol dire pensarlo ma anche agire. 
La nostalgia è bene, vuol dire che amo tutto quello che mi sono costruita in quasi 18 anni, e sarebbe un problema se fosse il contrario.. 
Penso che tra qualche mese potrei essere a casa a fare la patente, a fare piani con le mie amiche, perché si, mi manca piangere dal ridere, mi mancano le giornate con loro, mi manca vedere il lago, mi manca la mia indipendenza, mi mancano i miei, mi manca la mia casa, i miei cani, il passeggiare in centro, la nonna, il cibo della nonna, prendere e andare dove voglio quando voglio.. 
E invece che fare tutto quello ho deciso di venire qui, ma lo sapevo a cosa stavo andando incontro, eppure mi sembrava più importante. E allora facciamolo. 
Queste cose le so, ma non ne sono sicura, non riesco a convincermi appieno. Quindi proverò solo a fidarmi delle persone che hanno più esperienza e maturità di me. Dicono che ne vale la pena, dicono che non me ne pentirò. 

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